Il Ristorante
Situato nei pressi del centro storico di Prato, al piano terra di un complesso residenziale moderno e dotato di un grande parcheggio gratuito, il ristorante Pepe Nero è una solida realtà da 15 anni.
Era infatti il 2002 quando il cuoco Mirko Giannoni, forte delle sue esperienze maturate in cucina, decise di aprire un ristorante tutto suo, insieme al padre Marino, volto noto della città per essere stato uomo di sala dello storico Baghino.
Una famiglia che nel corso degli anni si è allargata con l’arrivo di Sara, maître e sommelier, moglie e compagna di Mirko da un decennio.
Una cucina in continua evoluzione, grazie alla creatività di Mirko, amante del pesce che studia ed elabora ogni giorno, ma anche grazie a un territorio prodigo di storia e di materie prime importanti, vermouth e alkermes in primis, come pure le carni della macelleria Mannori, il pane – la bozza pratese, i prodotti caseari della Calvana, le farine Bardazzi.
Una cucina ricca che sa rinnovarsi con il menu che varia e che si modella quotidianamente su ciò che offre il mare, a garanzia di freschezza, genuinità e rispetto per le stagioni. Ma anche una grande sala, gestita in maniera esemplare da una brigata giovane e affabile, guidata dalla sapienza e dalla maestria di Marino Giannoni. Classe 1931, ha iniziato nel 48 a prestare servizio nei grandi alberghi di Montecatini, e poi a Prato, accompagnando per 46 anni la grande epopea di Baghino, storico ristorante di Prato da cui è passato tanto mondo della cultura, tra gli anni 70 e gli anni 80 – da Gassman a Paolo Poli, Zeffirelli, Ronconi, Sordi, tra gli altri. La sua luminosa carriera gli ha valso riconoscimenti e onorificenze dalle associazioni industriali e commercianti, ma nonostante l’età, Marino ogni giorno lavora a fianco del figlio con entusiasmo e dedizione, e è ancora colui che si occupa del servizio al tavolo della tartare, che viene preparata e sporzionata come una volta, con tutti gli ingredienti necessari, l’uovo, la salsa worchester, il brandy che vengono amalgamati davanti agli occhi dei clienti.
Protagonista della sala è anche l’arte – la città di Prato è nota anche per l’arte contemporanea grazie al museo Pecci e a varie manifestazioni che si svolgono durante l’anno – di cui si occupa Sara, da sempre appassionata. “Provengo da una famiglia di amanti dell’arte, mio padre è un collezionista, per cui io sono nata e cresciuta in mezzo alle opere, e sono da sempre molto sensibile alla bellezza. Amo la musica classica e la danza, ma anche la poesia, tutti elementi che ho cercato di portare nel ristorante. Quello che vogliamo trasmettere a chi viene è una sensazione di bellezza e armonia, e non è un caso che i nostri menu siano inseriti in una rivista di arte e che la carta dei dessert sia all’interno di un libro di poesie. La poesia ha il potere di fermare il tempo ed emozionare, proprio lo stesso potere che ha il cibo, in particolare un dolce. E i nostri clienti hanno la possibilità di prendersi un momento per sé, leggersi una poesia e lasciarsi ispirare nella scelta di un dessert o di un liquore. È importante che chi viene a Pepe Nero viva un’esperienza a 360° e possa ricevere una sensazione di benessere e bellezza”.
Oltre a curare l’aspetto estetico, con opere d’arte che spaziano da Possenti a Kounellis, Fontana, Boetti e altri importanti artisti che si succedono periodicamente a dare alla sala suggestioni sempre nuove, Sara è anche appassionata sommelier e cura la carta dei vini, oltre a confezionare personalmente alkermes e vermouth.